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Aromaterapia

Aromaterapia

Le essenze usate in aromaterapia non servono solo a profumare l’ambiente e a rendere gradevole l’aria di casa, ma possono essere un prezioso supporto per la nostra salute e il nostro benessere: emotivo, fisico e mentale.

Cos’è l’aromaterapia
È un ramo della fitoterapia che utilizza gli oli essenziali distillati dalle piante per curare una ampia gamma di disturbi, dal mal di testa alle punture di insetto, dai crampi al raffreddore. Questa disciplina è davvero molto antica: Egizi prima e Greci e Romani poi utilizzavano gli oli aromatizzati con le erbe per profumare il corpo e i vestiti, purificare l’aria e creare unguenti con funzioni medicamentose.Il termine aromaterapia fu coniato dal chimico francese Gattefossè, che lavorava con gli oli essenziali per produrre cosmetici e che aveva notato che gli impacchi di olio di lavanda erano utili per alleviare il dolore provocato dalle scottature.

Cenni storici : come si ottengono gli oli essenziali
Il metodo di produzione si perfezionò solo nel medioevo: la distillazione fu infatti inventata da un alchimista arabo, Avicenna, nel X secolo. Il primo olio estratto dallo studioso fu l’olio di rosa, con cui creò l’acqua di rose, un profumo che ebbe un successo immediato sia in Medio Oriente, sia in Occidente, dove fu importata a seguito delle crociate. La distillazione degli oli divenne ben presto una prassi comune anche in Europa, tanto che nel XIV secolo erano già state distillate una settantina di essenze.

Come funziona l’Aromaterapia
L’effetto benefico dell’aromaterapia si ottiene sia per via aerea, quindi profumando le stanze, gli oggetti, gli abiti; sia per via cutanea, con applicazioni locali delle essenze per esempio attraverso massaggi; sia, talvolta, per via orale, per esempio con l’utilizzo di colluttori a base di oli essenziali.

Dove si trovano
I migliori risultati si ottengono adoperando oli essenziali naturali puri. Confezionati in piccole boccette, quelli di qualità sono venduti nei negozi di alimenti naturali e nelle erboristerie, farmacie (le fragranze floreali o fruttate presenti in prodotti commerciali, come candele profumate e pot-pourri, sono spesso artificiali)

Profumare la casa
Gli oli essenziali si diffondono velocemente dall’acqua in ebollizione in tutto l’ambiente per circa un’ora o due. Versate da tre a sei gocce di olio essenziale in un pentolino contenente 1/4 di litro d’acqua e fatelo bollire a fuoco lento. Spegnete il fornello dopo circa tre minuti, quando si comincia a sentire il profumo. Molto pratici sono anche i diffusori per aromaterapia in ceramica: ormai si trovano ovunque, anche al supermercato, e hanno prezzi assolutamente accessibili.

Incenso: la forma più antica di aromaterapia
Utilizzato in molte culture come rito purificatorio, oggi si trova in genere sotto forma di bastoncino, circondato da carbone impregnato con una miscela di oli essenziali e con una piccola quantità di salnitro in modo che, una volta acceso, continui a bruciare lentamente, sprigionando gli oli.

Uso esterno
Gli oli essenziali si possono naturalmente applicare anche sul corpo, per alleviare dolori e infiammazioni. In questo caso, visto che si usano come oli da massaggio, è bene non utilizzarli puri, ma abbinarli a una crema o a un olio neutri (i più comuni, in vendita anche in erboristeria e farmacia, sono l’olio di mandorla o quello di jojoba). Si utilizzano solitamente 3-5 gocce di olio essenziale per 50 ml di crema/olio base. Le essenze possono essere utilizzate anche pure, per esempio per lenire il fastidio delle punture di insetto. In questo caso, però, basta una goccia (di lavanda o rosmarino).

Nell’acqua del bagno (o sotto la doccia)
Si possono sfruttare le proprietà tonificanti o rilassanti degli oli essenziali anche nell’acqua del bagno, aggiungendo fino a un massimo di 10 gocce dell’essenza prescelta. Se invece preferite la doccia, il suggerimento è quello di aggiungere qualche goccia (3-5) di olio essenziale direttamente sulla spugna.

Aromaterapia per via orale
Poche gocce di olio essenziale (2-3) in un bicchiere d’acqua sono sufficienti per realizzare uncolluttorio casalingo utile per contrastare infiammazioni e fastidi orali come afte, gengiviti e mal di gola. E’ comunque sempre consigliato, nel caso di assunzione per uso interno, seguire le indicazioni di un esperto (medico, omeopata, erborista, naturopata…) per non incorrere in possibili controindicazioni.

admin
Date

5 Luglio 2017